Dalla vita... alla vita!
In ricordo di Stefano Picciocchi.
(2 Febbraio 1997)
Tutto ciò che si poteva raccontare sulla malasorte di Stefano è stato ampiamente fatto dalla stampa e dalla televisione nazionale.
Io (che l'ho visto crescere in una casa di mio padre tirato su con sudore e sacrificio e l'ho visto con la schiena ricurva sui solchi a raccogliere nocciuole e a zappare la terra a due passi da quella di mio padre), posso solo aggiungere che era un ragazzo umile. Un semplice. Buono e modesto.
Si preparava a godere i frutti delle sue iniziative, pieno di entusiasmo, quando l'imperizia di mani mal guidate l'hanno sottratto agli affetti familiari in modo assurdo.
La sua vicenda può far anche vacillare la fede. Ma è proprio nella fede che alla fine si cerca e si trova conforto per sopportare un siffatto dolore. Un motivo per credere e vivere. Per dire a due pargoletti che il loro papà li voleva bene e non li ha lasciati.
La scienza ha tolto la vita a Stefano. La stessa scienza, per merito di studiosi più dotti e per la perizia di medici più professionisti, gli consente ora di continuare a vivere, perchè una sua parte è rimasta in vita! I suoi organi, generosamente donati dai familiari, ora si trovano in altri corpi viventi. Sono essi stessi vita!
Ai due gemellini, a Giuseppe e ad Aniello, questo dovrà essere detto. Il loro papà è vivo. Il loro papà non li ha lasciati. Solo parte del suo corpo è stato portato via. Il Signore, misericordioso, gli ha ridato ciò gli è stato tolto. Un dono prezioso, concesso a pochi: vivere sulla terra dopo la morte! Lui continuerà ad essere con loro, li sorveglierà, li proteggerà, li amerà, li guiderà lungo il cammino della vita, nello studio, nel lavoro. Ogni istante della loro esistenza.
E' vero: mancherà la gioia dei suoi baci, delle sue carezze; mancheranno le passeggiate per Baiano, mani nelle mani; mancherà la sua presenza fisica nei momenti importanti. Ma egli è! E' in loro e in chi continuerà a volergli bene. In chi continuerà a vivere grazie ai suoi organi!
Soffriranno per la sua assenza materiale, negli anni più belli della loro fanciullezza e della gioventù. Però da grandi capiranno e saranno orgogliosi del loro papà, di Stefano Picciocchi che, comunque, resta qui con noi!
Il testo è stato pubblicato il 2.2.1997 su <<La Gazzetta del Baianese>>, Anno IV, Numero 2.