Caro Salvatore,
ti scrivo questa lettera per porgerti i miei più cari saluti. Ti sto scrivendo da Avellino, da un Avellino coperto di neve. Il cortile della caserma offre uno spettacolo molto suggestivo: i pini toccano terra coi lunghi rami per il peso della neve che li schiaccia con il suo biancore; la fontana è ghiacciata completamente e sembra un vero stalattita; la vasca è coperta da una lastra di vetro trasparente, sotto il quale nuotano composti e sereni i pesciolini rossi, incuranti del freddo e di noi soldati che li osserviamo con occhi insolitamente attenti; il cortile, che sembra un deserto calpestato nelle sue dune di sabbia da una carovana di cammelli, si sta trasformando in un laghetto, punto e trafitto dai raggi del sole così splendido in questo momento; tra i pini e la caserma "Perrottelli" si intravede Monte Partenio, con in cima il ripetitore della televisione e alcuni radar, col Santuario di Montevergine sul petto e i binari della funicolare che risaltano in contrasto col bianco della montagna e il sereno del cielo!
Io attraverso il cortile, osservo la neve e Montevergine e mi ricordo di quella lunghissima passeggiata a piedi con te e Nicola, lungo le pendici del Partenio, ad "Acqua Fidia" , a "Valle Fredda", al "Campo di Summonte" con quella veduta da paradiso, lungo il costone che costeggia le "Fontanelle", fino a "Campimmo", a "Gesù e Maria" e poi a Baiano. Dodici ore di cammino tra le montagne più belle della Campania. Mi vien voglia di ritornarci, per tuffarmi nella neve, nella natura selvaggia con i suoi rumori e suoni indefinibili. Ma senza di te e di Nicola dove si può andare? Aspetto con ansia il vostro arrivo per scalare il Partenio o "Capo di Ciesco" o la cima più alta dei monti di Avella!
Caro Salvatore, la settimana scorsa ho ricevuto la lettera di Carmine, dalla Germania, con i negativi e le foto della nostra esplorazione della "Grotta degli sportiglioni". Sono 51 e tutte bellissime. Non pensavo che venissero così bene, considerando che la luce era poca e che Carmine si cimentava per la prima volta a scattare foto in quelle condizioni. È stato molto bravo e noi siamo stati degli artisti nel piazzare le luci nei punti più strategici per annullare le ombre dei nostri corpi e delle colonne degli stalattiti!
Io me le sto godendo da una settimana: le osservo e le riosservo e le trovo sempre più belle; ogni volta scopro qualcosa di diverso e di affascinante! Io ho portato, ora, i negativi dal fotografo per farne sviluppare una copia per ogni negativo, ad un formato di 9 x 13 alcune e 18 x 26 le più belle! Mi costeranno intorno alle 25.000 lire, ma ne vale la pena, veramente.
Ho fatto vedere le foto ai familiari di Nicola e la madre mi ha autorizzato a fare tutte le copie, allo stesso formato che ho richiesto per le mie! Tu cosa vuoi fare? Le vuoi prima vedere quando verrai a Baiano o vuoi rimetterti alla mia discrezionalità? Se vuoi, per il momento ti potrei fare sviluppare le più belle, una decina, al formato 18 x 26, per le altre deciderai tu dopo averle viste!
Ho fatto vedere le foto in caserma agli amici e ad alcuni superiori, i quali non volevano credere che le abbiamo scattate in una grotta di Avella! Le hanno apprezzato molto e mi hanno invitato a mandarle a "Italia nostra" per far conoscere questa grotta. L'idea non è male, vero? Ora deciderò sul da farsi.
Per apprezzare la "Grotta degli sportiglioni", vedendola sulle foto, hanno fatto a gara a trovare i migliori aggettivi. Ora vogliono vederla da vicino, direi da dentro. Per questo stiamo aspettando una domenica di sole per visitarla. È un bel gruppetto: tre o quattro amici, un Maresciallo Maggiore, il mio capufficio (un civile) e due capitani. Approfitteremo della escursione nella grotta, per visitare poi le "Fontanelle" e il "Castello di Avella" e per farci una scorpacciata all'aperto preparata alla meglio sul posto: un bivacco tipo far-west! Ho parlato pure con Peppino Canonico di Baiano ('o fotografo) e l'ho invitato a venire con noi per scattare altre foto, con il tocco del professionista quale lui è. Ha accettato con entusiasmo, come io prevedevo di già e mi ha promesso di portare la migliore macchina fotografica che possiede e di fare delle diapositive degli angoli più suggestivi della grotta. Aspetto solo il sole e... casomai uno di voi due, tra te e Nicola, per rendere più entusiasmante l'esplorazione e la passeggiata!
Salvatò, non ho altro da scriverti in questo momento. Aspetto solo tue notizie. Nell'attesa mi permetto di osservare ancora le foto e di gustarle da solo.
Ciao ciao.
Avellino: 27 gennaio 1976
Salvatore Lippiello, Venezia
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- Scritto da Montella Carmine
- Categoria: epistolario
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