Benvenuta primavera!
Finalmente sei arrivata, o mia primavera!
Da giorni il ciliegio fa a gara col prugno
per indossare l’abito più bello;
nel prato felice il merlo rincorre la merla
e raccoglie i primi rametti secchi
per l’alcova della sua dolce sposa;
dal lungo letargo si risveglia il rospo
e al sole si crogiolano le lucertole
sui muri del giardino coperti di edera;
all’impazzata tra i verdi trifogli
corrono i cani e le api succhiano i fiori;
le rondini tornano a disegnare nel cielo
infiniti volteggi acrobatici e con voli audaci
sfiorano il selciato di pietra lavica;
il contadino apre la terra all’aria
e per il nuovo raccolto la concima fiducioso
sotto i nocciòli che si vestono di nuove foglie
e producono i primi germogli;
i monti di Avella ed il Partenio
con gli ultimi spruzzi di candida neve
si fan calpestare dai passi audaci
di chi nei boschi cerca la pace,
mentre la torre del Castello
ed il campanile dell’Eremo
con gli occhi di amorosi genitori
sorvegliano la vita che rinasce;
il sole riscalda i cuori
ed il blu del cielo apre all’amore.
Anche noi andiamo pei campi
a raccoglier viole e ciclamini
e della nuova stagione respiriamo
il profumo ed i colori.
Per l’aria oramai più calda
buttiam via le coperte e le maglie di lana!
Benedetta primavera, ti aspettavo da tempo
ed ora che sei qui più non ti lascerò andar via!
(26 Marzo 2017)