Dovevo far la guerra!
Ho sempre usato la penna
e la cetra per la libertà.
Ho sbagliato!
Dovevo usare il pugno e la falce
per far valere i miei diritti!
Ho fatto scorrere inchiostro
sui candidi fogli desiderosi di giustizia.
Ho sbagliato!
Dovevo far scorrere sangue vivo
sulle zolle della terra.
Ho versato acqua
per spegnere i bollori.
Ho sbagliato!
Avrei dovuto alimentare il fuoco
sotto teste appese ai rami.
Il pensiero e la parola ho seminato
per convincere l’alieno.
Ho sbagliato!
Non dovevo lasciare il bastone a casa
ma violentare il mio nemico.
Nella storia i fucili han sparato
quando la parola è stata soffocata.
Ho scritto lettere ai Ministri
e creato satira sulla stampa.
Ho sbagliato!
Dovevo incatenarmi al Colosseo
per le ingiustizie ricevute.
Ho gridato contro Sindaci e Politici
che il potere han sempre usato
per vantaggi contro il popolo.
Ho sbagliato!
In un rogo dovevo cuocerli
alimentato dal disprezzo collettivo.
Ho seguito i sentieri della pace
ed ho coltivato ulivi nel mio giardino.
Ho sbagliato!
La guerra dovevo fare
per setacciare il bene e il male.
Ho solcato i fiumi dell’amore
anche nelle contese di odio.
Ma colpi nella schiena ho ricevuto
e ferite dal mio vicino.
Ho sbagliato!
Dovevo mozzar le teste
e strappare scalpi per il trionfo.
Volevo volare sulle ali del vento
e veder dall’alto il mondo e i suoi bisogni.
M’han fatto precipitare
in una foresta senza uscita
con le trappole e mille insidie.
Ho sbagliato tutto!
Se tornassi a nascere
userei il pugno con la falce,
farei scorrere il sangue del mio nemico,
appenderei scalpi ai rami
e nell’olio bollente i politici cuocerei.
Ma la vita è questa
e nel mentre son di questa vita
nella contesa tra il bene e il male
solo il credo ho seguito
di Cristo fino a Mandela.
(Baiano, 9 dicembre 2013)