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Nuova la luce ti acceca
e tu verso il buio interminabile
corri senza posa a quattro mani.
Laggiù ti attira la forza di vita!
Stravolto e incantato
già volgi lo sguardo fisso
al punto ignoto del lungo cammino,
al motivo della tua esistenza.
E intanto vai…
Suoni oscuri e strani
ti giungono
con un concerto di odio e amore
che lascia entrare una melodia
celeste nel tuo cuore.
Poi una visione divina
i tuoi occhi ciechi abbaglia:
sconvolge mente e cuore
mentre cerchi l’Assoluto!
E intanto vai…
Dubbi e misteri. Inorridisci!
E cadi…
Cadi in cavernose profondità,
oasi di estasi e piacere
e godi attimi intensi
in una carne riscaldata
al calore del tuo fuoco.
E vieni… e mille volte vieni
alla ricerca di questa carne che succhi e ti risucchia
per ore di felicità!
E intanto vai…
Avrai carne dalla tua carne,
avrai motivi per vivere,
avrai biondi capelli da accarezzare;
e correrai felice in distese amene
a tripudiare di gioia nel tornare bambino.
E avrai bianchi i capelli
e rugosa la veneranda fronte
e curvo il tuo corpo stanco;
ma avrai il fuoco nel caminetto
e il calore dei nipotini
e la voglia di narrare…
forse ciò che non è!
Allora chinerai la testa
davanti alla croce maledetta
e correrai coi passi lenti
al richiamo di una campana.
E’ la paura… o forse la speranza!
Pentito consumerai un Rosario
al richiamo di una campana,
quando la tua terra
alla terra porterai.
O uomo, uomo,
cos’è mai la tua vita!
Forse è una melodia celeste!

(Baiano: 17 Novembre 1973)