Il risveglio nei Vesuni
È l’alba.
Alti si levano i chicchirichì
dei galli dall’ugola d’oro
nei cortili dei Vesuni
e rompono il silenzio del mattino.
Lentamente
s’ode nella strada
un concerto di voci
mentre i primi raggi del sole
come lance scendono dal cielo
e aprono porte e finestre
per l’opera del giorno.
L’asino mite raglia
e gli risponde la vacca
con rumorosi muggiti.
Latrano i fedeli cani
intorno ai carri già carichi,
grugnano i maiali
con sgradevole voce,
schiamazzano le papere
pizzicando gli invasori,
bezzicano i semi le galline
con aspri coccodè.
Giù dal letto il nonno
con in bocca la pipa
il ritmo della vita
osserva stropicciandosi gli occhi.
Partono per i campi i contadini
con la stora piena di letame
e per la scuola i più piccoli
al suono della campana.
Grandi e piccini
uomini e bestie
tutti al lavoro
ognuno sa di aver un compito.
(Baiano, 3 novembre 2024)