Baiano: Inaugurata la villa comunale
(26 Maggio 1996)
Progettata nella notte dei tempi, più come arma di ricatto politico per raccogliere consensi elettorali che come bisogno primario della cittadinanza; eterna spada di Damocle sulla testa dei proprietari che hanno barattato i loro voti per l' insabbiatura o la modifica del progetto, finalmente Domenica 19 Maggio 1996, alle ore 20.00, è stata inaugurata la "Villa comunale". La cerimonia, snella e semplice, ha visto la partecipazione di tutta la popolazione, accorsa in massa a testimoniare il desiderio che i Baianesi sentivano da anni di vedere realizzata questa opera pubblica. Un polmone di verde nel centro dei paese che diventa anche e soprattutto un comodissimo ed essenziale snodo di collegamento pedonale tra Corso Garibaldi, via Scafuri, Piazza F. Napolitano, via Marconi e via Lippiello.
Naturale prolungamento delle due piazze centrali, sicuramente sarà "adottata" dai più piccoli, che in essa potranno giocare in piena libertà e dare sfogo alle loro energie, alla esuberanza della loro età, lontano dai pericoli del traffico urbano.
Il consigliere Carlo Borea ha sottolineato, senza mezzi termini, che "grazie all'impegno dell'assessore Peppe Barzaghi, il brutto anatroccolo (progetto iniziale della villa) è diventato un cigno... Questa struttura, che è costata soldi e sacrifici, è di tutti i cittadini ... E se noi la curiamo, la terremo per sempre..."
La signora Emanuela Acierno, dopo aver comunicato che "sono stati piantati dei giovani alberelli, dedicati a tutti i bambini nati nel 1995", ha espresso l'augurio che "ognuno curi questo verde attrezzato e lo ami" come una cosa propria.
Il Sindaco Raffaele Napolitano ha ribadito con forza lo stesso concetto. "Solo tenendo cura di questa struttura, avendo senso di responsabilità e di amore verso la cosa pubblica, noi potremmo averla sempre così, come è questa sera... Ogni cittadino si investa di un proprio senso civico..."
Il parroco, don Fiorelmo, prima della benedizione, ha ricordato che "i giardini pubblici, la villa, la piazza, sono luoghi di incontro; per i più piccoli saranno luogo di gioco e di spensieratezza; per i più grandi, soprattutto per chi coltiva la propria fede, e sa quanto sia importante per Dio l'incontro del fratello, questa struttura serve a saperci incontrare, a saperci ascoltare , a saper dialogare..."
Cosparsa l'acqua santa e tagliato il nastro tricolore, sono stati aperti i cancelli e la villa è stata letteralmente presa d' assalto dai cittadini per il primo godimento collettivo. Ora il testimone passa a noi Baianesi. Vogliamola bene, abbiamone cura, non maltrattiamola come si sta facendo con la Piazza F. Napolitano. Diamo un segno di civiltà, una prova di amore! Proviamo a lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi una testimonianza tangibile dei nostro passaggio.
Il testo è stato pubblicato il 26.5.1996 su <La Gazzetta>, Anno III, Numero 13.