La villa è frequentata da "villani"
Scarso senso civico nell'uso della villa comunale di Baiano.
(1° Settembre 1996)
Non molti anni fa, andai a far visita a un amico a Villanova del Battista, un paesino tra Ariano Irpino e Montecalvo. Comodamente seduti su una panchina della piazza, sotto un albero che ci rendeva sopportabile l'afa di Agosto con la sua benevole ombra, eravamo alle prese con due gelati al pistacchio che si scioglievano velocemente, colando lungo il cono fin sulle dita.
Davanti a noi, un nugolo di marmocchi giocava a pallone. Un calcio sbilenco e la sfera finì su un'aiuola. Qualsiasi persona "civile" avrebbe istintivamente calpestato l'erba per recuperarla. Quei ragazzi, invece, si fermarono, si consultarono. Uno andò nella vicina macelleria a prendere una scopa e con essa fecero scivolare via il pallone.
Su quell'erba c'era il solito cartello "Il verde è tuo. Non calpestarlo!"
Naturalmente c'è chi è educato alla cura dei beni della collettività e li sente propri; e c'è chi trova soddisfazione a danneggiarli, per il semplice piacere di farlo, perchè dentro si è un po' idioti e un po' vandali!
Il ricordo di quei ragazzi è sempre vivo e molte volte, da allora, ho avuto occasione di raccontare quell'aneddoto come esempio di rispetto della cosa pubblica. Mi tornò in mente anche il 19 maggio del 1996, allorquando a Baiano fu inaugurata la "Villa comunale".
<> sottolineava con forte passione il Sindaco, prof. Raffaele Napolitano.
Io ascoltavo le sue parole e il mio pensiero riandava ai marmocchi di Villanova del Battista. ""Saremo capaci, noi Baianesi, di fare altrettanto?"", mi chiedevo fiducioso. E speravo di sì. ""Diamo un segno di civiltà, una prova di amore! Proviamo a lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi una testimonianza tangibile del nostro passaggio!"" scrivevo su questo stesso giornale (n.13 del 26/5/96).
Da quella domenica sera sono trascorsi poco più di 100 giorni e ho dovuto constatare con amarezza che la speranza era stata mal riposta in molti miei concittadini. Troppi danni e trasgressioni in così poco tempo!
Chi non ha visto ragazzi sfrecciare pericolosamente per i viali della villa con le biciclette, incuranti dei divieti e dei civili richiami degli adulti?
Chi non ha visto ragazzi con motociclette e motorini attraversare la villa, utilizzata come nodo di collegamento tra via Lippiello e corso Garibaldi?
Chi non ha visto giovani e adulti utilizzare le strutture riservate, con tanti cartelli bene esposti, ai bambini di età inferiore a 7 anni?
Chi non ha visto adulti passeggiare sulle erbe? E ragazzi saltare dai muri sulle aiuole, scorrazzare sui prati, sbattere rumorosamente le porte dei bagni, giocare con l'acqua della vasca e della fontana, lanciare palloncini pieni di acqua (arrecando anche enorme fastidio alla gente), scavalcare i cancelli nelle ore di chiusura, sedersi con le scarpe sui sedili delle panchine? Gran villanìa, quest'ultima! Manifestazione rozza e incivile che si perpetra anche in piazza F. Napolitano.
Il tutto sotto lo sguardo impotente della forza pubblica e degli amministratori e con il beneplacito dei genitori consenzienti e contenti di avere per figli tali "campioni".
Risultato: Le strutture per i più piccoli sono già danneggiate e la villa, amata in male modo, ha perso il suo smagliante look ... in nome della civiltà dei paesi sviluppati!
<> sono le risposte che con sgarberìa inqualificabile vengono date a chi fa notare con modi garbati che ci sono norme da rispettare per il benessere della collettività!
Come si fa, allora, a dimenticare i ragazzi di Villanova del Battista, piccolo paese sperduto tra le montagne della verde Irpinia!!
("La Gazzetta" - Anno III - Numero 20 del 1.9.1996)