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Tredicesima edizione della "Passione di Gesù"

(Marzo 2008)

Duemila anni fa, si avvicinava la Pasqua e Gesù di Nazaret su un'asinella face va il suo ingresso trionfante in Gerusalemme, tra una folla festante, in delirio, che gridava:<> "E al suo entrare in Gerusalemme tutta la città si commosse" (dal Vangelo secondo S. Matteo)

Ancora una volta, per la 13ª volta, Gesù seguito dai suoi Apostoli arriva a Baiano, percorre corso Garibaldi in groppa a un'asinella e fa il suo ingresso in piazza S. Stefano, accolto da tanta gente accorsa per assistere alla drammatizzazione della Sua Passione.

Una "Passione" ridisegnata egregiamente dagli organizzatori (i ragazzi del Forum giovanile e della Pro-loco), per rivitalizzare una manifestazione che si celebrava in una scenografia che si ripeteva sempre nello stesso modo da vari anni. Con l'aggiunta del mercato e delle botteghe del fabbro e del falegname. Alcune scene (giudizio di Pilato, incoronazione, consegna della croce, le tre cadute) dislocate opportunamente altrove. Scegliendo luoghi nuovi e più suggestivi.

Come sempre emozionante la scena dell'ultima cena. "Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo. Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il sangue, il quale sarà sparso per voi in remissione dei peccati." Non da meno la preghiera nel giardino di Getsemani; il tradimento di Giuda ("Chi bacerò è Lui: prendetelo!"); la sua cattura ad opera di un drappello di soldati guidato da un centurione senza cuore; l'incontro con Caifa e con Ponzio Pilato; la fustigazione.

Il percorso fino al monte Golgota è stata la vera novità di questa edizione direi straordinaria. Rivisitato con coraggio. Ed è stato un vero trionfo. Un'emozione unica vedere il corteo attraversare il centro storico di Baiano, con le tenebre ormai avanzate, illuminato dalle torce e dal calore della popolazione, passando per il rione S. Giacomo, per il Catafalco, per i Vesuni, davanti al Crocifisso, fino a via Libertà, ammirato da gente incredula e commossa nel vedere per la prima volta Gesù passare davanti alle loro case.

Gesù (scortato e deriso da soldati romani orgogliosi di portarlo al supplizio finale; osannato dai suoi seguaci; seguito dalla madre, dagli apostoli e dal popolo nemico) ha attraversato le strade del centro storico con sulle spalle una pesante croce e in testa una corona di spine. E attraverso la sofferenza impressa sul viso ha seminato su ogni singola pietra lavica del selciato pace, amore, fratellanza e tutti i sentimenti che rendono buono l'uomo. Ad ogni passo una goccia di sangue grondava dalle ferite della fronte e dal cuore della madre sofferente. Ma Lui, pur claudicante, procedeva verso la morte per adempiere al suo destino, come scritto nelle sacre scritture. Al suo passaggio si sono aperte porte e finestre e la gente ha fremuto, ha gioito, si è commossa, ha pianto, ha pregato per Lui. E Lui, orgoglioso di tanto amore, ha perdonato, ha amato, ha trasmesso la sua parola e si è diretto tranquillo verso la collina di Gesù e Maria, consapevole di lasciare in buone mani la sua eredità. Non sono bastate tre cadute ad frenare il suo procedere. I suoi occhi, dallo sguardo profondo, vedevano già le croci tracciate nel disegno divino. Una di queste era Sua. Al centro. In mezzo a due ladroni. Lì avrebbe avuto fine la Sua vita terrena. Però, da quella croce, da quella morte sarebbe cominciata la vita. Per Lui. Per noi. Per l'umanità. E i Baianesi, hanno raccolto il messaggio; hanno vissuto sulla loro pelle e nel cuore quei momenti unici, irripetibili. Un interminabile silenzio sotto gli ulivi, rotto solo dal pianto di una madre e dal dolore di un Dio che moriva da uomo inchiodato su un legno: "Elì, Elì, lamà sabactani?" "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". Mentre Baiano ai piedi della collina sembrava un immenso campo pieno di lucciole. Dopo l'ultimo sospiro: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno!" (S. Luca) raccolto pietosamente da una folla sempre più numerosa, profonda, trepidante, finalmente un lungo applauso liberatorio, tra fumi e fulmini che rendevano spettrale l'atmosfera, mentre Gesù, scomparso dalla croce, iniziava il suo viaggio verso il Cielo per sedersi alla destra del Padre, secondo le Scritture.

 

Per vedere il servizio fotografico completo, aprire la pagina "Passione di Cristo" nel Menù "Eventi".

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Un grazie a tutti gli attori che hanno consentito la rievocazione della Passione con molto impegno. Dal protagonista all'ultimo figurante, tutti importanti per la concretizzazione del progetto. Per questo motivo scelgo di non riportare alcun nome, per rispetto a tutti che erano tantissimi. Il loro successo è ormai registrato nella memoria degli spettatori e nei "byte" dei moderni mezzi tecnologici.

 

Il testo è stato pubblicato il 31-3-2008 su <Il Baianese>, periodico d'informazione del Baianese.