(Ore 12.30. Arriva don Pasquale dal comune. Butta la cartella sul divano, sconfortato. Prende una bottiglia di whisky e beve ripetutamente in modo nervoso. Entra la moglie.)
D. CONCETTA: Hai una brutta cera, maritino mio. Ma in fondo ad un bicchiere nessuno mai ha trovato la soluzione dei propri problemi!
D. PASQUALE: Buono questo whisky! Veramente gradevole... Ogni tanto fa bene berne un goccio!
D. CONCETTA: Un goccio, non un litro!... Pasquà, cosa è successo?
D. PASQUALE: Che schifezza!... La gente pensa solo ai propri interessi. Tutti sono autorizzati a credere che tu sia in vendita o pronto a barattare per soldi.... Nessuno pensa che tu possa essere una persona onesta...
D. CONCETTA: (Con amarezza) L'onestà è morta tanto tempo fa!
D. PASQUALE: (Continuando) ... che tu possa lavorare per renderti utile alla collettività...
D. CONCETTA: Sì, per avere una medaglia d'oro... in memoria!
D. PASQUALE: Sì, Concettì, hai detto bene: "In memoria". (Fa un giro per la stanza, sorseggiando un altro whisky. Poi finge di leggere l'epigrafe incisa sulla sua lapide.) "IN MEMORIA DI DON PASQUALE MONTUORI, UOMO NOBILE PROBO, LA CUI VITA DEDICÒ ALLA FAMIGLIA, AL LAVORO, ALLA POLITICA. L'ING. PORCELLI POSE. ANNO DEL SIGNORE 1988."
D. CONCETTA: (Lo segue con lo sguardo nei suoi movimenti.) Uhè!... Ma ti ha dato di volta il cervello?... O è l'effetto del whisky?
D. PASQUALE: (Con tono serio) E' l'effetto della paura!
D. CONCETTA: (Esterrefatta) Paura?!?... Cosa significa?
D. PASQUALE: (Sereno) Paura significa... paura!... Paura e basta! (Cammina per la stanza.) Forse avete proprio ragione tu e Franco. Bisogna proprio lasciare perdere tutto e dedicare alla famiglia il proprio tempo, le proprie energie, la propria cultura, la propria salute!... Godersi le domeniche, le feste, gli avvenimenti importanti... Abbiamo una casa al mare in un posto incantevole sulla costa tirrenica, per andarci soltanto un mese all'anno!... In questo momento vorrei abbandonare ogni cosa e scappare a Palinuro, prendere la nostra barchetta e andarmene all'Arco Naturale, tutto solo come un vecchio lupo di mare, a respirare il sapore del mare, che ti entra nel corpo per ogni poro della pelle e ti tempra lo spirito...
D. CONCETTA: (Lo afferra per un braccio e lo trattiene.) Pasquà, cosa è successo al comune?
D. PASQUALE: (La guarda fissa negli occhi, per alcuni secondi.) Concettì, fanno sul serio!!!... (Gira ancora per la stanza.) L'ing. Porcelli è un pupazzo innocuo nelle mani di un esperto burattinaio nascosto dietro il sipario. E' solo un misero portavoce, un fantoccio, un... non so come definirlo... un... un bravo a servizio di un moderno don Rodrigo molto potente... (Con amarezza) Donna Concè, tuo marito si è cacato sotto... (Lunga pausa) Mi hanno offerto centomilioni in cambio di una firmetta...
D. CONCETTA: (Incredula) Cento milioni?!?
D. PASQUALE: (Con ilarità) Già! Cento milioni!... Cento milioni per scrivere in calce ad un documento "Pasquale Montuosi". Semplice, no?... Vedi, così! (Finge di scrivere su un foglio.) Pa-squa-le Mon-tuo-ri!
D. CONCETTA: Vogliono la concessione edilizia, vero?... Per quel complesso residenziale che sfiderà il tempo con la sua nuova linea architettonica, come dice l'ing. Porcelli?
D. PASQUALE: (Con amarezza) Per l'appunto!
D. CONCETTA: E tu cosa hai detto?
D. PASQUALE: Naturalmente NO!... Un NO secco, deciso, ca-te-go-ri-co!
D. CONCETTA: E l'ing. Porcelli?
D. PASQUALE: (Agitato) Si è sentito autorizzato a dirmi: "Sindaco, lei o è fesso o non vuole vivere tranquillo!... Don Pasquale, io sono autorizzato ad aggiungere altri 50 milioni. Se li rifiuta, sarò costretto ad avvertirla che interverranno ALTRI a chiudere definitivamente il caso!... Io l'ho messo alla porta gridandogli in faccia non ricordo quali brutte parole!... (Lunga pausa) Concettì, ti annuncio che ora stiamo nel mirino della camorra!!!
(Suona il campanello. Don Pasquale sobbalza.)
D. CONCETTA: (Mentre va ad aprire) Calmati Pasquà. Vedrai che le cose si aggiusteranno!... Parlane con gli amici consiglieri. (Apre la porta.)
D. PASQUALE: (Ad alta voce) Quelli si venderebbero l'anima per un po' di soldi!!!
(Proprio in quel momento entra Orazio.)
ORAZIO: Uhè! Pure io venderei l'anima per un po' di soldi!... Chi la vuol comprare? (Rivolto a donna Concetta e indicando il sindaco) Cosa è successo?
D. CONCETTA: (Perplessa e sospettosa) Perché, Orazio, cosa doveva succedere?
ORAZIO: (Un po' confuso) Non so... ho visto don Pasquale lasciare il comune velocemente...
D. CONCETTA: (c. s.) Ah! E tu hai subito pensato ...
ORAZIO: (c. s.) Eeeh! Che fosse successo qualcosa!!!
D. PASQUALE: Già!...Già!... Se il sindaco torna velocemente a casa, è segno che gli è successo qualcosa!... Orazio, hai ragione!... Hai perfettamente ragione!... A te lo posso dire: tus ei un amico. La camorra ha deciso che in questa casa non si dovrà più vivere tranquilli... A meno che...
ORAZIO: (Con aria interessata) A meno che?!?
D. PASQUALE: A meno che io non cambi idea su una certa cosa.
ORAZIO: (Dimostrando di sapere) Ah!... Eh!... 'A licenza che vo' pe' forza l'ing. Purcielli...
D. PASQUALE: ... a nome di un don Rodrigo che si nasconde... (Si ferma di colpo e guarda Orazio con aria sospettosa.) Orà, ma tu come mai sei a conoscenza di questa storia?
ORAZIO: (Imbarazzatissimo) L'ing. Purcielli, sapenno che io vengo sempe ncopp' 'a casa vosta, mi ha pregato comme a nu santo 'e mettere na bona parola pe' ve fa firmà chella licenza... 'On Pasquà, hann' 'a fa na cosa 'e fin' 'e munno! Ehee! L'ing. Purcielli è na brava persona, gentile, educato e... mi ha dato pure nu regalino! (Fa il tipico gesto con le dita che indica i soldi.) 'On Pasquà, firmate!... Chillo vo' fa pure 'o teatro e tre camp' 'e bocce !... Eheee ! Si stessi io 'o posto vuoto, a chest'ora...
D. PASQUALE: ... Staresti già a Poggioreale, con le catene ai polsi!... Orà, ma quali brave persone? Questa è gente che minaccia! E le minacce fanno paura. A volte penso a Mariuccia e mi viene voglia...
ORAZIO: (Pronto) ... di firmare!!!
D. PASQUALE: di lasciare il mondo in mano ai fetenti e di andarmene via con la famiglia in un luogo tranquillo. Poi mi faccio coraggio (Suona il campanello varie volte. Donna Concetta va ad aprire.) e mi dico: (Ad alta voce) "DEVO COMBATTERE CONTRO I DELINQUENTI CON CORAGGIO!!!"
(Entrano in quel momento Mariuccia e Franco)
MARIUCCIA: (Euforica) Bravo, papà!... Bravo! (Corre e gli dà un bacio.) Proprio così ho scritto nel mio tema a scuola: "Il mio papà combatte contro i delinquenti, perché è un uomo molto coraggioso!" La maestra mi ha messo "dieci"!!! Guarda. (Cerca il quaderno nella cartella.) Dov'è?... Dov'è? (Impaziente) Franco, aiutami a trovarlo.
FRANCO: (Cerca nella cartella.) Trovato! Eccolo!... Don Pasquà, Mariuccia è una scrittrice nata! Leggi... Leggi il suo capolavoro!
D. PASQUALE: (Prende il quaderno.) Leggiamo questo capolavoro. <<Tema: "La delinquenza nella società odierna.">>
ORAZIO: Io vi saluto. Eè ora di pranzo. Buona giornata.
(Saluti vari. Don Pasquale non si gira, tutto intento a guardare il tema.)
D. PASQUALE: (Legge mentre la moglie toglie il grembiule alla piccola.) "Bla... bla... bla... bla... La società è piena di persone cattive che incutono paura ai deboli. Ma io sono una bimba fortunata, perché ho un papà forte e coraggioso, che mi difende dai delinquenti... " (Stringe la bimba a sé, le accarezza i capelli e le dà vari baci.)
FRANCO: E' un piacere leggere le composizioni di Mariuccia. Ricche di idee ed espresse con un italiano corretto e lineare!
(Don Pasquale si inginocchia davanti alla figlia. Le prende con forza le spalle tra le mani e la fissa negli occhi.)
D. PASQUALE: (Con voce ferma e decisa) E' vero, bambina mia. Tu hai un padre forte e coraggioso!!! (Poggia la testa sulle sue spalle.)
MARIUCCIA: Papà, ma tu piangi?
D. PASQUALE: (Asciugandosi gli occhi con il palmo della mano) Sì, cara... Di gioia!!!
(Mariuccia gli dà un bacio.)
Don Pasquale: Atto Secondo : Scena quarta
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- Scritto da Montella Carmine
- Categoria: Don Pasquale Sindaco
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