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(A T T O   P R I M O)

(Prova di Italiano)


(Gli alunni girano per l’aula e parlano a bassa voce. Appena arrivano gli insegnanti di classe con i due commissari d’esame, vanno a sedersi nei banchi.)

MAESTRI: Buon giorno, ragazzi.
ALUNNI: Buon giorno.

(Vengono distribuiti i fogli per il tema.)

MAESTRA DI ITALIANO: (Dopo un lungo e intenso sospiro)
Eccoci  qua!... Finalmente   siamo  arrivati  al giorno degli esami... Ora è il momento di far valere le vostre qualità... di dimostrare che avete studiato con impegno e serietà... che meritate la promozione alla scuola media!... E mi raccomando: non fatemi fare brutta figura con i commissari e con il direttore!... Ora il prof. Perlino vi detterà le tracce di tre temi che abbiamo preparato per la prova di italiano.
PRIMO COMM: (Estrae  dalla  tasca della giacca una busta gialla, la apre con molta cura, tira fuori un foglio e, dopo un colpettino di tosse, detta la prima traccia. Gli alunni scrivono.)
Prima traccia: <>.(Gli alunni scrivono la prima traccia) Seconda traccia: <<L’uomo sta distruggendo la Terra. Dite come e perchè>>. (Gli alunni scrivono) Terza traccia: <>
MAESTRA: Mi raccomando. Leggete con molta attenzione tutte e tre le tracce e poi scegliete quella per la quale vi sentite più preparati... Lavorate senza distrarvi se volete svolgere un ottimo tema. Sappiate che il Direttore li leggerà tutti, uno per uno, e deciderà lui chi di voi passerà alla scuola media! E poi io non voglio fare per colpa vostra una brutta figura con i commissari d’esame! Ed ora buon lavoro!
ALUNNI: Grazie.
(Gli alunni fingono di leggere le tracce, ma, appena la maestra comincia a parlare e a distrarre gli altri maestri, tutti insieme con perfetto sincronismo tirano fuori i propri quaderni, li poggiano sulle cosce e cominciano a copiare il tema già fatto a casa e già corretto dalla maestra. Tutte le volte che un commissario si gira per controllarli, tutti insieme con movimento fulmineo nascondono i quaderni sotto il banco e fingono di pensare, pronti però a continuare la copia. La scena si ripete varie volte im modo buffo. Intanto arriva il bidello.)
BIDELLO: E’ pronto il caffè!
MAESTRA: (Ai commissari) Andate voi. Io vi raggiungerò subito.
COMMISSARI: Bene, bene! Noi andiamo. (Escono)
(Appena usciti i commissari, gli alunni poggiano i quaderni sui banchi e copiano velocemente sotto lo sguardo vigile della maestra, mentre una musica molto ritmata accompagna i loro movimenti. Dopo un po’ - a discrezione del regista - arriva un commissario e sulla porta tossisce maliziosamente. Si blocca la musica. Gli alunni fanno scivolare con perfetto sincronismo i quaderni sotto i banchi e fingono di rileggere le composizioni. Il commissario fa un giro per l’aula, lanciando occhiate a destra e a manca, e poi esce di nuovo. Immediatamente gli alunni, accompagnati dalla stessa musica, rimettono i quaderni sui banchi e continuano la copia, mentre si chiude il sipario.)


(A T T O   S E C O N D O)

(Colloquio)

(I maestri e i due commissari sono seduti dietro la cattedra.)

MAESTRA: (Agli alunni)  Bravi, ragazzi!  Sono veramente soddisfatta della prova di italiano. (Ai commissari) Avete letto? Hanno fatto dei temi semplici, lineari, senza particolari errori di ortografia o di sintassi. Quando si lavora bene durante l’anno, si raccolgono sempre dei buoni frutti! (Agli alunni) A dire il vero mi aspettavo di meglio. Però, tutto sommato, mi posso accontentare!
PRIMO COMM: Ho visto di peggio in altre occasioni!
SECONDO COMM: Ho letto di peggio in altre occasioni!
MAESTRA: (Ai commissari) Dovete sapere che questa è stata la peggiore  quinta che io abbia mai avuto da quando insegno. Il materiale umano è un po’ scadentuccio questa volta! Ma agli esami delle quinte precedenti ho portato sempre dei capolavori di alunni! Eeeh! Altri tempi!
PRIMO COMM: (Con ironia) Immagino! Immagino!
SECONDO COMM: (Con ironia) Ci credo! Ci credo!
MAESTRA: (Agli alunni) Ora vi chiameremo uno per volta per il colloquio. Mi raccomando. State calmi, non vi emozionate perchè vi faremo delle domande molto semplici. (Apre il registro e chiama il primo alunno) Acierno Francesco. (Francesco si accomoda davanti alla cattedra) Quale lettura “porti”?
FRANCESCO: La presa della Bastiglia. (Legge malissimo)
PRIMO COMM: (interrompendolo) Basta così!... Basta così!
SECONDO COMM: Sai dire cos’era la Bastiglia?
FRANCESCO: La Ba-Bastiglia era... era... (Lancia uno sguardo disperato alla maestra)
MAESTRA: Un ca... un car...
MAESTRA DI STORIA: (A bassa voce) Un carcere!
FRANCESCO: Un carcere! Ora mi ricordo. La Bastiglia era un carcere
PRIMO COMM: Un carcere per prigionieri...? (L'alunno tace) Per prigionieri politici!
SECONDO COMM: In quale città si trovava? (L'alunno tace)
MAESTRA: A Pa... A Pa...
FRANCESCO: A Palermo!
MAESTRA: (Immediatamente) A Parigi!
ALUNNO: (Rimediando all’errore) A Parigi! A Parigi! Ora mi ricordo.
PRIMO COMM: E dove si trova Parigi?
MAESTRA: (Interrompendo il silenzio dell’alunno) In Fra... In Fra...
MAESTRA DI STORIA: (A bassa voce) In Francia.
FRANCESCO: In Francia! Ora mi ricordo! In Francia!
PRIMO COMM: Sai dirmi cos’è la Francia? (Suggerisce egli stesso la risposta, anticipando la maestra)  E’ uno Sta... E’ uno Sta...
MAESTRA DI STORIA: (Anticipando l’alunno) E’ uno Stato!
(L'alunno accetta la risposta senza replicare)
SECONDO COMM: Dimmi ora, Francesco, dove si trova la Francia.         (L'alunno tace) In quale continente? (L'alunno tace)
PRIMO COMM: Togliendo l’Australia e le Americhe che sono così lontane, si trova in Asia, in Africa o in Europa? (L’alunno tace) In E... In Eu...
FRANCESCO: In Europa.
COMMISSARI: (insieme) Bravo!... Bravo!
MAESTRA DI ITALIANO: (con aria soddisfatta) Avete visto? Lui le cose le sa!... Quando non risponde è per l'emozione dell’esame. (All’alunno)          Francesco vai a sederti. (Apre il registro) Venga Boccieri Maddalena. L’alunna si accomoda davanti alla cattedra)
MAESTRA DI STORIA: Cosa “porti” di Storia?
MADDALENA: La Rivoluzione Francese. In Francia il popolo non stava bene al tempo dei re. Il re e la regina e i ricchi vivevano bene, mangiavano bene, vestivano bene e non lavoravano mai. La gente invece viveva male, mangiava male, vestiva male, era povera e lavorava come gli schiavi. Allora i poveri si scocciarono di fare i poveri e fecero la rivoluzione francese e tagliarono la testa al re, alla regina e ai ricchi.
PRIMO COMM: Con che cosa tagliarono la testa al re?
MADDALENA: Con una cosa... Non mi ricordo il nome.
SECONDO COMM: Con la ghigliottina.
MADDALENA: Sì, con la ghigliottina.
PRIMO COMM: Come si chiamava il re?
MADDALENA: Non mi ricordo il nome.
SECONDO COMM: Luigi XVI
MADDALENA: Sì, Luigi XVI.
PRIMO COMM: Come si chiamava il capo dei rivoluzionari?
MADDALENA: Non mi ricordo il nome.
SECONDO COMM: Giorgio Washington?
MADDALENA: Sì, Giorgio Wa... come avete detto voi!
MAESTRA:  (Strillando come una matta) Ma quale Giorgio Washington?... Asinaccia che non sei altra! Non hai proprio studiato quest’anno! Che figuraccia fate fare alla vostra maestra!!!
PRIMO COMM: (Alla maestra) Non ti agitare tanto. Così la fai impaurire!...
SECONDO COMM: (Con ironia) Quando sbagliano... è per l’emozione  dell’esame.
MAESTRA: (Ancora arrabbiata) Lasciamo perdere la storia... Cosa “porti” di geografia?
MADDALENA: La Francia. (Continuando senza attendere la    domanda) La Francia confina con l’Italia, la Spagna, la Svizzera, il Belgio, la Germania, il... il... (breve pausa) La capitale è Parigi, dove c'è la torre Eiffel e il famoso museo pieno dei quadri dei più importanti pittori... e dove fanno lo champagne che beviamo a capodanno...
PRIMO COMM: Sai come si chiama quel famoso fiume che bagna Parigi?  (Maddalena non risponde)
SECONDO COMM: La Senna o il Tamigi?
MADDALENA: (Ignorando la domanda del commissario, continua) Poi dopo la Francia è bagnata dal Mar Mediterranéo (Sbaglia l’accento) e dalla Manica. I monti più importanti sono le Alpi che stanno in Italia e i Pirenei che stanno in Spagna. I fiumi più importanti sono il Rodano, il... (breve pausa) I prodotti più importanti sono l'uva per fare lo champagne che beviamo a capodanno e ai matrimoni, i cereali, le patate, il legno, le automobili della Renault, della Citroen e della Peugeot (pronunciate come sono scritte), le porcellane  e i vestiti.  Il clima  è buono  come quello in Italia, ma sulle montagne fa la neve in inverno. In Francia c’è il lupo e l’orso e gli abitanti sono molti milioni. La Francia è una repubblica democratica e parla la lingua francese.
MAESTRA: Bene! Bene!... Vai a posto.
(La maestra di italiano apre il registro e chiama un altro alunno) Napolitano Giovanni. (Giovanni si accomoda davanti alla cattedra)
MAESTRA DI MATEMATICA: A Giovanni faremo domande di         matematica.
PRIMO COMM: Cosa possiamo chiedere a questo giovanotto?
MAESTRA: Tutto! Giovanni è molto bravo!
SECONDO COMM: Bene! Bene!... Disegna un bel triangolo isoscele.
GIOVANNI: (Dopo una pausa di riflessione) Non lo so disegnare! (Senza perdersi d'animo) Quando la maestra spiegò i triangoli isosceli quel giorno io non andai a scuola e dimenticai di prendere l’assegno dai compagni!
MAESTRA: (Immediatamente,  per  giustificare  l'alunno) Sì, è vero! Quando spiegai i triangoli, Giovanni non c'era!... Me lo ricordo come se fosse ora!... Scrivi allora la formula dell’area totale di un parallelepipedo.
GIOVANNI: (Sicuro di sé) At = Al + Ab.
PRIMO COMM: Scrivi ora la formula dell’Area di base.
GIOVANNI: (Dopo una lunga pausa di riflessione) Non me la ricordo bene!
MAESTRA: Ma come?! Abbiamo fatto tanti problemi sul parallelepipedo!!!... La base del parallelepipedo è un... (Giovanni tace) E’ un re... un re... un rettangolo! Devi calcolare l’area del rettangolo!
GIOVANNI: (Con molta paura) L’area di base di un parallelepipédo (Sbaglia l’accento)  si calcola come l’area di base di un rettangolo... (La maestra lo fulmina con un’occhiataccia)... Addizionando la lunghezza con la larghezza e l’altezza...
MAESTRA: (Arrabbiandosi) E’ mai possibile che non sai calcolare l’area di un rettangolo?... Ti sei rincretinito? (Rivolta ai commissari in uno stato di agitazione) Gli esami di quinta li dovrebbero proprio abolire!...
MAESTRA DI ITALIANO: Servono solo per far fare brutta figura ai maestri per colpa di questi asinacci!!!
MAESTRA DI STORIA: Lavori, lavori, lavori... e poi ecco i risultati dei tuoi sacrifici!!!
PRIMO COMM: Non vi arrabbiate!... E’ sempre così!
SECONDO COMM: E’ una ruota che gira. Oggi a te, domani a me!
MAESTRA: Che figura!  Che figura!  (Rivolta all’alunno) L'area del rettangolo si calcola moltiplicando... BA... (L’alunno tace) BA...
GIOVANNI: (Ripete) BA...
MAESTRA: Base... per...
GIOVANNI: Base... per...
MAESTRA: Base per...
GIOVANNI: Base per perimetro!
MAESTRA: (Arrabbiatissima) Ma quale “base per perimetro” del diavolo? Asinaccio! (Si alza ed esce dall’aula strillando come una forsennata) Dopo un anno di studio, ecco i risultati!... Avete mandato all’aria tutto il mio lavoro!!!
PRIMO COMM: (Con dolcezza) Giovanni, ora ti faremo noi una domanda  facile facile.
SECONDO COMM: La mamma compra un quintale di patate. Ci devi dire  quanti chilogrammi sono?
GIOVANNI: (Dopo una pausa di riflessione, sicuro di sè)
Faccio una equivalenza... (Pausa) Chilogrammi quadrati uguali a quintali  quadrati...
MAESTRE DI ITALIANO E DI STORIA: (Arrabbiatissime) Asinaccio!... Asinaccio!
GIOVANNI: (Per rimediare all’errore)    Quintali cubi equivalenti a...
MAESTRE: (Ancora più arrabbiate)... alla tua testa di rapa (Escono           gridando) Cose dell’altro mondo... Cose dell’altro mondo!!!
PRIMO COMM: (Rivolto al pubblico) Questi esami... son così... sol per  farvi... divertire!
SECONDO COMM: (Rivolto al pubblico) In verità però... quelli veri... son  proprio belli!... Son proprio come... li immaginate voi!