Dopo Lampedusa il buio
Nero è il colore della mia pelle,
nera in Italia la mia vita.
Avete rubato i nostri nonni
e con le catene ai piedi
li avete fatti schiavi.
Avete stuprato le nostre nonne
sordi al loro grido di dolore.
Avete lasciato figli morir di fame
che da voi ora cercano un futuro.
Davanti a me l’Italia dei sogni,
a piedi ho attraversato il deserto,
con le percosse del sole cocente
e le sferzate della notte africana;
ho ancora la sabbia negli occhi,
il sudore sulla fronte
e di mille violenze il ricordo.
Ho mangiato topi e sterpaglie
e la piscia ho bevuto dei cammelli
per sopravvivere nel Sahara.
Con l’acqua alla gola vicino alla morte
mi pescò un cuore italiano
e come figlio in casa mi accolse,
ma dopo Lampedusa il buio totale.
Come i miei nonni oggi son schiavo
e il colore che Dio mi ha dato
da voi vien ancora disprezzato.
Vivo in baracche senza acqua
e dietro gli alberi devo far la cacca
come animale di bosco.
Non so più chi sono
forse bestia da macello
mentre voi calpestate
la mia dignità di essere umano.
(Baiano, 16-1-2022)