Mustafà
Vorrei darti una mia mano
per farti scrivere il tuo nome.
Vorrei darti una mia gamba
per farti scalare i miei monti.
Vorrei darti i miei libri
per farti leggere la storia dell’uomo.
Come una trottola rotoli sui tappeti
con mezzo corpo e sorridi,
piccolo Mustafà, comunque felice.
Da buona madre l’Italia ti darà
gli arti che non hai
e i mezzi per crescere.
Già ti vedo grande
suonare il piano
e correre in uno stadio affollato
e scrivere la storia del tuo popolo.
Il nostro ed il tuo Dio
non ti lasceranno solo,
piccolo Mustafà,
in attesa di un nuovo destino.
(Baiano, 22 gennaio 2022)