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Immerso nella natura

 

Al dolce profumo della campagna
volevo dimenticar
il roseo volto e gli occhi belli di una fanciulla cara.

 

Verdi prati intorno a me
e splendidi fiori mi isolavano dal mondo.

L’armonia di quelle chiare acque,
che scorrevano lente fischiettando
tra i verdi sassi nell’antico letto,
entrava in me e io diventavo allora
parte della natura:
mi sentivo un albero fiorito
e un fiore tra i fiori
e acqua del ruscello e aria del cielo!

 

Venne la primavera
e un uccello tra i miei rami

costruì il suo nido
e venne a succhiarmi il miele,
a respirarmi e a bere la mia acqua:

ero felice!

Ma un inverno l’uccello se ne andò!
L’aria divenne fredda,
i miei fiori appassirono,
l’acqua si gelò e sull’umida terra
caddero dai miei rami
senza vita le foglie.

Tornò la primavera
e con essa gli uccelli.

Tu… non tornasti più!

 

(Baiano: 14.8.1970)