Sei bravo a tagliar erba
con la falce smanicata
e a raccogliere nocciuole
con la schiena appesantita,
ma la penna che brutto arnese:
non vuol tracciare il solco!
E tu piangi, Peppone,
se i numeri scivolano via,
se le letterine non han voglia
di tenersi per mano.
Ma noi c’intendiamo, Peppone,
abbiamo lo stesso marchio:
il tuo viso segnato dalla fatica
mi ricorda nei solchi profondi
che siamo figli della miseria!
Se la tua ingenuità
di umile figlio di un uomo incolto
ti fa pisciare nel cestino,
raccogli lo stesso coraggio,
sorgi, Peppone, nello studio,
non aver paura degli uomini:
anche tu hai un pensiero da esporre!
Lascia agli altri la libertà
di pensare che la miseria
non partorisce figli capaci
di indicare una via da seguire.
Noi c’intendiamo, Peppone!
Noi sappiamo anche
tagliare erba
e raccogliere nocciuole!
(Baiano, 25 Ottobre 1978)
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Peppone: Alunno di prima della scuola elementare
di Castello di Palma Campania (Na),
figlio di un umile contadino
Peppone
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- Scritto da Montella Carmine
- Categoria: Poesie
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