Tristezza di un terrone al nord
Alto svetta il Monte
coperto di Bianco
ma non è il verde Arciano.
Scorre tra le valli il Po
veloce fino al mare
ma non è il mio Clanio.
Luminose son le stelle
in un cielo mai azzurro
ma non brillano come al mio paese.
Da solo spengo le candele
e amara è la torta
senza i baci di mamma e papà.
Pien di gente son le strade
i bar affollati
i turisti con le sciarpe
alla moda le vetrine
musei e grandi chiese
ed un via vai senza fine.
Mi manca però il profumo dell’infanzia
le scorribande tra i campi
i pettegolezzi dei vicoli
il fascino del campetto di periferia
con la polvere e le erbacce
ed i bimbi che si sbucciano le ginocchia
sotto il sole e con la pioggia.
Mille chilometri
il futuro separano dalle radici
mentre il tempo scorre
ed allontana inesorabilmente
ciò che era da ciò che sarà!
(Baiano, 17 Luglio 2018)