Urge risolvere il problema dell’illuminazione
(Baiano, 30 Novembre 1974)
In un periodo di crisi energetica dalle vaste proporzioni, come quello che stiamo vivendo un pò tutti, bisognerebbe conferire una medaglia d’oro per profondo senso di patriottismo a un paese come Baiano, che offre un raro esempio di risparmio di energia elettrica! Un risparmio così rilevante che è difficile, durante le ore notturne, spingere lo sguardo un palmo lontano dal naso, nelle vie che hanno avuto il dono dell’illuminazione da una prodiga Befana di un lontano passato. Lasciamo immaginare al vostro buon senso la visibilità di quelle strade che non hanno avuto la fortuna di ricevere tale dono!
Il problema del contenimento del consumo dell’energia elettrica è stato sempre sentito con tanta partecipazione di mente e di cuore dagli amministratori che hanno gestito e gestiscono la cosa pubblica che essi hanno pensato di sfruttare la luce della Luna per illuminare il paese! Sono stati di una intelligenza unica ed hanno mostrato pure di possedere, in questo tempo di materialismo, la stoffa di smancerosi sentimentalismi degni di un puro romanticismo.
Ironia a parte, è inconcepibile che un paese qual è Baiano, capoluogo di un mandamento prosperoso, in una collocazione naturale felicissima ai lembi della pianura Campana, con risorse immense, che se venissero valutate potrebbero far arrossire paesi più ricchi della nostra regione; un paese che inserisce nei suoi programmi di sviluppo la possibilità di divenire zona residenziale degli industriali che si stanno riversando con il loro seguito di tecnici in quel di Pomigliano d’Arco e dei benestanti che non sanno più vivere nei grandi centri e vanno alla ricerca di pace e di tranquillità nei piccoli centri nella immediata prossimità delle loro città; un paese che è capolinea dei servizi di trasporto pubblico (autolinea dell’INT e Circumvesuviana su strada e su rotaie); un paese che è collegato direttamente all’autostrada Napoli-Bari; un paese che dovrebbe fare bella mostra di sé per accogliere convenientemente chi aspira a venire ad abitare in esso; è inconcepibile, dicevamo, che un tale paese non abbia risolto ancora il problema dell’illuminazione, per non parlare poi di quello ancora più delicato dell’acqua, del quale scriveremo in un prossimo articolo. E' proprio deprimente, specialmente quando si considera che i centri più piccoli del circondario, quali Sperone, Sirignano e Quadrelle, hanno installato una rete di illuminazione pubblica degna di essere ammirata!
Non possiamo, poi, sottacere che l’impianto di illuminazione, del quale non gode tutto il paese, è così efficiente che basta uno starnuto del mitologico Eolo per far saltare le valvole di sicurezza e ridurre il paese nella oscurità totale! Per la gioia incontenibile degli operai dell’Enel, che possono così arrotondare il loro già consistente stipendio con un bel po’ di straordinario!
Noi non vediamo come questo e altri seri problemi possano essere risolti dall’attuale amministrazione comunista, priva di validi uomini. Ci auguriamo, per questo, che le autorità competenti intervengano direttamente dalla provincia e dalla regione per aiutarci a vivere come meritiamo. E rivolgiamo una calda preghiera, pertanto, al dr Pisano, segretario provinciale dello “scudo crociato”, affinché si faccia interprete delle nostre esigenze presso le autorità competenti… e chissà che i miseri 166 voti raccattati dalla Democrazia Cristiana a Baiano nelle elezioni provinciali non si moltiplichino in occasione delle prossime elezioni amministrative.
(Corriere dell’ Irpinia – Anno XLVIII – n. 32 – 30.11.1974)