Amici diVersi in ambiente diVino – Incontro con l’autore Alfonso Gargano.
Atripalda, 21 Maggio 2015
Sesto incontro settimanale organizzato da Lucia Gaeta, in collaborazione con l’Enoteca “3 bicchieri” di Antonio Casale e Paola Theodosiu. Ospite di turno il Dott. Alfonso Gargano, commercialista di Salerno, autore del libro “La parola al cuore”, sottotitolato “Viaggio in versi tra sentimenti e ricordi”.
Come sempre a presentare l’autore è la poetessa Lucia Gaeta, che sottolinea l’originalità della raccolta di poesie, che lei aveva avuto già modo di apprezzare da una lettura in anteprima. “Ogni verso regala al lettore un ricordo dell’ infanzia e presenta testimonianze del passato ormai oggetto della memoria collettiva.” Naturalmente agli “Amici diVersi in ambiente diVino” interessa conoscere prima e soprattutto l’uomo, poi i suoi versi tutti in rima baciata e illustrati con foto d’epoca in bianco e nero.
“Il passato dovrà essere patrimonio per i giovani,” continua Marciano Casale, “ i quali anche attraverso l’opera di Alfonso Gargano dovranno capire le trasformazioni che ci sono state nella società italiana.”
“Alfonso scrive pagine di storia”, continua Lello Marino; “che sono un invito per il lettore a ricercare gli oggetti che l’autore descrive nelle sue poesie.”
Giusto! Un’occasione per una ricerca, al fine di ri-scoprire e ri-visitare un mondo superato dai tempi, ma non dal ricordo e dalle emozioni che esso suscita in chi si avvicina con il desiderio di capire cosa usavamo e come ci muovevamo fino agli anni settanta e quali erano gli oggetti del nostro quotidiano, tramandatici dai nostri genitori e dai nostri nonni, come massima espressione della loro cultura.
Alfonso Gargano si presenta con la lettura di due splendide poesie. Nella prima descrive in modo mirabile la location degli incontri, l’«Enoteca 3 bicchieri», che finisce immediatamente su pergamena incorniciata e appesa alla parete del locale; nella seconda (La radiografia della vita) ci fa rivivere Massimo Balsamo, l’autore del nostro secondo incontro, che ha suscitato in tutti noi una emozione profonda nel racconto della sua esperienza di detenuto e della sua metamorfosi.
Il libro “La parola al cuore”, ci dice, nasce pensando alla figlia Alessandra, alla quale vuole lasciare una testimonianza del nostro passato. «Ho avuto sin da bambino la passione di fissare in versi momenti e persone che volta per volta si sono avvicendate nella mia vita, ma mai ho pensato di renderle pubbliche. Le avevo sì condivise, ma solo con familiari e pochi miei cari. Una cerchia decisamente molto ristretta…. Ma quando un giorno mia figlia mi aveva chiesto meravigliata, dopo aver letto due miei scritti, cos'erano la scappavia e l'asciugapanni, ebbi la folgorazione di pubblicarli, senza però sentirmi mai scrittore se non nel bisogno di dare e ricevere una risposta d'amore. Perché questi miei pensieri sono veri, candidi. e semplici come un soffio di vento. Riconosco da me che non sono un'opera d'arte, ma testimoni del passato e riguardosi della memoria di un tempo superato dagli eventi.»
L’opera divisa in due capitoli (I ricordi. I sentimenti: L’amore, la solidarietà, la pace, la famiglia, gli amici) è lo specchio dell’animo e della sensibilità del poeta che attraverso i versi riesce a comunicare emozioni forti e a coinvolgere il lettore nel suo mondo interiore e a guidarlo in un viaggio nel tempo passato. Emozioni che attanagliano e coinvolgono lui stesso e lo trascinano al pianto quando nella sua “Amore senza tempo” legge gli ultimi versi «A breve finiremo il cammino, è la realtà/ che il buon Dio ci chiami insieme nell’aldilà». Le lacrime sono la trasparenza dell’uomo.
La poesia è un ponte tra chi scrive e chi ascolta e nell’Enoteca, mentre si sorseggia il solito buon vino di Antonio e Paola, tutti insieme abbiamo attraversato quel ponte e siamo entrati mano nelle mani nel suo mondo, illustrato con una tavolozza col solo bianco e nero, ma che hanno fatto rivivere tutti i colori di un abile pittore della parola, che hanno preso luce e vivacità nel proiettarci nei sentieri multicolori della nostra infanzia, arricchendoci di nostalgia nell’analizzare le cartoline mai sbiadite dal tempo.
Ogni poeta presente ha reso omaggio ad Alfonso leggendo versi della sua raccolta. E tutti emozionati soprattutto dalla poesia che egli ha dedicato alla moglie. «Se tu fossi». Meriterebbe di essere interamente trascritta! Ma basta il finale. “Se tu fossi… Se tu fossi… Ma tu sei Elena/ ed io rimarrò Alfonso/ e ti amerò per sempre”. Versi che ogni uomo vorrebbe scrivere e dedicare alla moglie che ama.
Dopo la consegna della pergamena e della foto ricordo, ancora una volta ci siamo salutati dicendoci: MENO MALE CHE C’ERO!!!