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Amici diVersi in ambiente diVino – Incontro con l’autore Gaetano Napolitano.

Atripalda, 26 marzo 2015

 

In un mondo frenetico e materialistico, che si impoverisce giorno dopo giorno e dal quale si sta bandendo il libro e la lettura, “Gli amici diVersi di Lucia Gaeta”, moderni Don Chisciotte, si attrezzano per seminare e diffondere cultura, speranzosi di contribuire alla crescita delle nostre comunità.

Tanti i luoghi dove hanno letto versi e dove hanno suscitato e trasmesso emozioni.

Nasce un nuovo progetto, interessante, accattivante. Raduni quindicinali di giovedì nell’ “Enoteca Tre bicchieri” di Atripalda. Ogni volta si mette a nudo un autore, che propone la sua produzione artistica, addolcita e accompagnata dal vino del buon padrone di casa, Antonio Casale, targato Taurasi.

Per questa prima tappa di inaugurazione dell’iniziativa culturale, è stato designato come “vittima sacrificale” Gaetano Napolitano da Camposano (Na), che presenta la sua raccolta poetica “Il nottambulo e la falena” per le Edizioni “Il Saggio” di Eboli (Sa), dedicato alla mamma scomparsa, al padre ed ai suoi fratelli.

Trentasette componimenti, frutto di una recentissima produzione nata sotto la spinta emotiva del gruppo. Non potevo certo mancare, io, che quasi l’ho tenuto a battesimo a Baiano, in un reading  di poesie nel locale Circolo “L’Incontro”, dove ha cominciato a leggere i suoi versi e a riscuotere i primi consensi ed i primi applausi.

Lello Marino e Lucia Gaeta lo presentano, sottolineando le peculiarità della sua personalità e l’originalità dei suoi versi, caratterizzati dalla ricerca della essenzialità, in cui l’anima del poeta si concede al lettore con esternazioni di attimi, di illuminazioni, di frammenti incisivi.

L’autore ripercorre il suo viaggio poetico, motivando anche la scelta del titolo, molto originale, sottolineandone le ispirazioni che lo hanno coinvolto.

Versi semplici, di immediata lettura, incisivi, forti, spesso coperti da un velo di tristezza. “Un uomo in cerca”, scrive in una sua poesia. Un viandante con la penna ed il foglio sempre a portata di mano che “vaga sulla terra dura dell’esistenza alla ricerca dell’orto dove seminare amore e gioia”.  E da buon viandante “ad occhi chiusi con mente sveglia pensa alla vita e ad occhi aperti fissa l’orizzonte meta irraggiungibile verso l’infinito”. Sempre alla ricerca “di un arcobaleno su cui scrivere” i suoi arpeggi delicati.

Attento ai fatti della vita, “al tumulto della quotidianità”, alla storia di Vittorio e Simone (due immortali nei suoi pensieri); alla strage di Bologna del 2 Agosto 1980; la consapevolezza che la casa è  “l’unico posto sicuro nella foresta odierna”.

“Attendo le prime stelle, seguo il percorso dell’animo tra fiori selvatici e mura diroccate, alle porte del castello. Il mio sentiero è ostruito da sbarre metalliche, la mia libertà è rinchiusa nel ferro della mente.”

Il silenzio, la solitudine, la natura, l’amicizia, la famiglia, gli amori, i baci, i sogni, le veglie del nottambulo ed i suoi colloqui senza parole con la falena che entra nella sua vita attraverso una finestra aperta nel buio della notte.

Gaetano Napolitano ha deliziato con la lettura dei suoi versi i presenti, che hanno ricambiato facendogli omaggio della lettura di altri versi tratti dal suo libro.

Un buon bicchiere di vino e vari assaggi di gustose delizie della casa  hanno reso magica l’atmosfera creatasi nell’enoteca che ospiterà altri momenti di cultura partecipativa!
Se questo è stato l’inizio, certamente gli appuntamenti saranno attesi sempre con trepidazione e gioia.