Non conoscevo neppure l’esistenza di Guardialfiera.
A metà Settembre ricevo un invito dal Direttore editoriale del “Saggio” di Eboli (Sa) per prendere parte alla XXVI Giornata Mondiale della Poesia, che si tiene nel piccolo centro in provincia di Campobasso e in contemporanea con la manifestazione stabile di Parigi e con quella itinerante nel mondo!
Accetto immediatamente di rappresentare la Bassa Irpinia con i miei versi, sollecitato dall’idea di confrontarmi con poeti provenienti dalle più svariate località.
Un giro di telefonate con Lucia Gaeta e Maria Ronca e si forma una comitiva di amici tutti desiderosi di scoprire nuove opportunità di incontri, di allacciare nuovi rapporti con gente di altri territori. L’amore per la poesia ci fa percorrere tanti chilometri fino ad arrivare laddove una vista panoramica ci attanaglia e fa vibrare le corde del cuore, che più tardi poi vibreranno per la declamazione di versi in lingua e in vernacolo molisano, campano e romano.
Si passa dal cielo quasi azzurro ad una pioggia sferzante, mentre gustiamo la buona cucina dello chef del ristorante Miralago in compagnia dei poeti salernitani e dell’elegantissimo prof. Francesco D’Episcopo. Tra una pietanza e l’altra la declamazione di poesie e stonature di canti della tradizione classica napoletana, per riscaldare le corde vocali e prepararci all’evento poetico.
Accompagnati, poi, dal freddo pungente e da un inizio di nebbia, arriviamo alla Sala Gerardi Conedera, nel borgo antico del paese, adiacente alla millenaria chiesa di Santa Maria Assunta, accolti dalla straordinaria ospitalità dei guardiesi.
Un ambiente sobrio che immediatamente predispone lo spirito all’incontro con i poeti lì convenuti e con gli organizzatori della kermesse del 2 Ottobre.
Una breve introduzione da parte del Presidente del locale Centro Studi, Vincenzo Di Sabato, seguita dagli interventi della dottoressa Linetta Mazzilli Colavita (Dirigente Scolastico) e del prof. Francesco D’Episcopo (docente di Letteratura Italiana presso l’Università Federico II di Napoli) che sottolineano il valore della poesia nella storia di un popolo e l’uso dei dialetti come momento di forte esplicitazione del pensiero poetico, e poi la piena immersione nella lettura dei versi nati tutti dai momenti di magia e di raptus dei singoli compositori ispirati ognuno dalla propria Musa della poesia.
Una trentina di poeti si alternano al microfono a declamare il prodotto della propria arte, accompagnati dai delicati arpeggi della chitarra del giovane maestro Simone Di Marzio. A leggere le poesie degli assenti è la bravissima Mikela Cirella.
Ogni poeta offre le proprie emozioni e suscita nuove emozioni nei presenti. Dalla carta al cuore attraverso la voce e la musica di sottofondo!
Chiudono la serata i poeti che rappresentano “Il Saggio”: Stefania Russo, Sendero Luminoso, Bruno Gaeta col suo inglese tradotto da Lello Marino, Raffaela Cerino, Cosimo Clemente, Maria Ronca, Lucia Gaeta e Carmine Montella. Determinante per il successo della manifestazione risulta il loro contributo, apprezzato con scroscianti applausi di gradimento.
A coronamento della “Giornata” la consegna di pregiate pergamene di benemerenza, le foto ricordo, le strette di mano, gli abbracci, i saluti e gli “arrivederci”.
Ripartiamo con la pioggia ed il freddo, ma col calore nel cuore e certamente più arricchiti da questo incontro poetico in terra molisana, che ci dà nuovi stimoli per continuare questa avventura di “POESIA ITINERANTE” portata avanti da persone semplici col desiderio di contribuire alla crescita delle nostre comunità!
(Pubblicato su "Il Saggio" di Eboli.