Va, il tempo vola veloce

Va, perché il tempo vola veloce

Sotto un albero del bosco
giace un bimbo
sopra le umide foglie.
Lunga è la notte e fredda.
Il sole lascia il suo letto
e nel cielo torna il sereno,
il fiume corre al mare,
lo bacia e lo accarezza.
Ecco: il canto allegro di un uccello,
il fischiettìo di un pastorello,
il dolce suono di una campana:
è giorno!
Apre gli occhi il giovinetto
e corre al fiume.
Una mela ha in mano
e un tozzo di pane.
Un sorso d’acqua,
un morso… e via
ad affrontare il nuovo giorno.
Va, forse un altro ancor ne avrai!
Dura è per te la vita!
Coi piedini nudi
e i panni rattoppati
va, affronta il nuovo giorno!
Sotto la lunga chioma
biondo si nasconde
un bel visino e un tenero cuore.
Le lucertole gli fanno compagnia,
parla coi fiori,
gioca con l’acqua,
non desidera altro!
Sei già un ometto,
va, affronta il nuovo giorno,
forse un altro ancor ne avrai!

(Baiano, 30 Aprile 1970)